ELLE DECOR PARLA DI NOI NELLA RECENSIONE DEL NUOVO FILM DI WES ANDERSON "THE FRENCH DISPATCH"

LA DESIGN GALLERY DELLA SETTIMANA È UN TUFFO NELLE STANZE DI THE FRENCH DISPATCH

data di pubblicazione: 
29.10.2021
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LA DESIGN GALLERY DELLA SETTIMANA È UN TUFFO NELLE STANZE DI THE FRENCH DISPATCH

Guardando alle scenografie del nuovo film di Wes Anderson, una selezione di oggetti e arredi ripercorre l'estetica alla francese voluta dal regista

ARTICOLO DI ISABELLA PRISCO

Storie che si intrecciano ad altre storie, ricordi veloci che girano vorticosi in una camera delle meraviglie e una celebrazione della scoperta e dell'invenzione che, prima di tutto, vuole essere una dichiarazione d'amore alla lettera stampata. Si preannuncia così, come un vero e proprio capolavoro della cinematografia contemporanea, il nuovo film di Wes Anderson, The French Dispatch. E a detta degli americani del New Yorker, che hanno già visto la pellicola uscire nelle sale d'oltreconfine, "è forse il miglior film di Anderson fino ad oggi". Se il cast è stellare e le citazioni sono azzeccatissime a fare da sfondo al racconto appare infatti, ancora una volta, un'estetica dirompente che raggiunge nuove dimensioni di ingegnosità decorativa, toccando attraverso l'obiettivo inediti scorci di osservazione sociale. "Il film è una lettera d'amore ai giornalisti ambientata in un avamposto di un magazine americano in una città francese immaginaria del XX secolo e dà vita a una raccolta di storie pubblicate nella rivista The French Dispatch", recita la sinossi. Tutto il resto è quindi da scoprire e, soprattutto, da guardare attentamente.

Nostalgica ma ugualmente energica, la scenografia che fa da cornice al tourbillon di avvenimenti è una wunderkammer travolgente: complici le tecniche narrative utilizzate - flashback, live action e animazione, tra le altre - il set design curato da Adam Stockhausen asseconda il mondo immaginifico del regista, "virando in un batter d'occhio dallo stravagante faceto al dolorosamente innocente". Nella Francia del Dopoguerra, spenta dalle fatiche del conflitto, i guizzi di colore di Anderson appaiono come note di vivacità inattese. Ma mentre le regole della simmetria e dell'ornamento vigono silenziose, questa volta a emergere nello spazio con più forza è una serie di riferimenti d'antan che alle carte da parati e ai drappeggi floreali affianca arredi in legno tornito e elementi dal fascino vintage.

Ripercorrendo il design degli interni tipico delle redazioni e delle case del Novecento, quando ancora l'era di Internet e del Cloud non aveva ancora svuotato archivi e cassettiere dal loro contenuto, le stanze di The French Dispatch sono vignette rapsodiche che, attraverso i dettagli meticolosi, sembrano prendere vita in uno stile intrinsecamente francesizzato. "Avevamo un budget, quindi dovevamo trovare degli affari", ha raccontato l'arredatrice Rena DeAngelo, "e li abbiamo trovati in mercati fuori mano, in posti come Le Mans e Chartres, scoperti grazie al mio fantastico team francese". Altre mete sono state "il grande brocante di Bordeaux in Place des Quinconces a novembre" e ad Angoulême, città scelta come location a cielo aperto per le riprese, ha conosciuto Denis Gargoulie, un liquidatore di proprietà, con un enorme magazzino pieno di oggetti d'antiquariato francesi. Et voilà, il risultato è quindi una caleidoscopica selezione di arredi e accessori che, nella design gallery della settimana, abbiamo cercato di ricreare, attraverso pezzi d'autore e mobili artigianali.

“Abbiamo adorato i toni gioiello e le sfumature di colore", ha affermato Stockhausen a proposito della tavolozza cromatica scelta per The French Dispatch.

“Soprattutto il cedro, che abbiamo usato per un caffè giallo brillante, Le Sans Blague. Poi abbiamo iniziato a mettere giallo ovunque, dalle auto alle vetrine”. Filo rosso che ritorna in quasi tutte le scene del film come tema ricorrente, l’utilizzo del jaune, per dirla alla francese, impazza anche nell’’interior design fuori dal maxi schermo. A confermarlo è una ricca selezione di vernici e pigmenti applicabili a mobili e pareti dalle tinte canarine, limone e senape: un esempio? La finitura della Velvet Collection di Molteni Vernici che, in questa foto, risalta sul coffee table restituendo alla superficie un aspetto tattile caldo e morbido come il velluto.

RINGRAZIAMO TUTTA LA REDAZIONE DI ELLE DECOR PER IL GENTILE TRIBUTO E UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE VA' ALLA GIORNALISTA ISABELLA PRISCO PER L'ARTICOLO.


press office news from special paints
ALESSIA BIANCHI
Ufficio Stampa

Molteni Vernici

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